Note vocali

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Autore: Paolo Lucchetta
Pubblicato in VeneziaNews – n.243-244 (edizione speciale), maggio 2020, rubrica “:arte”
Lingua: italiano/inglese

La nuova comunicazione in tempo di pandemia include un uso massiccio di social media, solo pochissimi, tuttavia, sanno rendere poesia l’affacciarsi a un mondo potenzialmente senza confini, i cui orizzonti sono segnati dalle infinite capacità di porsi in confronto tra individui. Entrare nelle vite degli altri, spiarne i dettagli che vengono offerti è divenuta abitudine per la maggioranza dei cybernauti, un quotidiano plurimo esercizio completamente inconsapevole, quasi “normale”.

E poi c’è Fabrizio Plessi in Plessi. Progetti del mondo: 44 città – una al giorno, per un minuto, alle 19 su Instagram (plessi.progettidelmondo | fabrizio.plessi), dal primo maggio fino al 14 giugno, a cura di Paolo Lucchetta – che hanno ispirato altrettanti lavori del Maestro, capace di stupire ancora una volta per la sua inclinazione a conquistare Instagram con la leggerezza di chi può portare oltre il suo sguardo, regalando un tour planetario per immagini, parole e suoni, nella brevità di una misurazione temporale che diviene limite valicabile della fantasia. Le pagine del libro che ha ispirato questa nuova avventura artistica, nata quasi per gioco con la complicità di Paolo Lucchetta, il multiforme architetto dotato di capacità visionaria della modernità secondo gli stilemi più colti e raffinati della tradizione, appartengono a una pubblicazione del 1997 di Gérard A. Goodrow (editore DuMont, Colonia), da cui prende il titolo il progetto.

L’aver saputo rieditare digitalmente il volume, un racconto per landmark personalissimi e ispirati, con le note di Michael Nyman a segnare il ritmo, e con la voce narrante del Maestro Plessi a dare forma sonora a un taccuino personalissimo di viaggi è risultata un’idea rivoluzionaria e meta-contemporanea, un modo per utilizzare Instagram scomponendo le immagini in multiformi paesaggi e passaggi mentali, interpretazioni di pura geografia emozionale in cui i dettagli completano lo spazio fisico di una mappa del cuore frastagliata attraverso i movimenti della vita.

Plessi apre la sua valigia dei ricordi, fatta di infiniti viaggi, di incontri con culture differenti, di cui egli serba il tratto con una sua personalissima sintesi, frutto di conoscenza e di lungimiranza e riporta le sfumature del suo racconto attraverso la sua voce ferma, matura, ancora piena di stupore e di entusiasmo. Non c’è nessuna autocelebrazione o autocompiacimento, i luoghi dell’anima sono la meta di un vagare creativo, fonte di ispirazione continua.

Fabrizio Plessi sembra condividere il taccuino degli appunti, in cui è solito annotare le idee e le suggestioni offerte alla sua mente curiosa e aperta, le destinazioni divengono altrettanti porti di una navigazione perenne che si chiama vita. Le città toccate in questa peregrinazione, da Roma a Venezia, da Bombay a Napoli, da Parigi al Sudan, dal Marocco alle amate Baleari, dal Giappone a New York, spaziando attraverso i Continenti, rappresentano una pura fonte di illuminazione, ciascun luogo è narrato per merito di una intensa osmosi che l’Artista ha saputo creare con quanto lo circondava. Una distopia geografica in cui le città ideali di Fabrizio Plessi si assommano e si nutrono con il filtro dello sguardo che le contiene, un dettaglio, una traccia di vita nella purezza di un pensiero incorrotto, libero nel fissare uno o più elementi fino a farne materia di narrazione.
La scrittura viene inclusa nell’opera artistica che si offre a una nuova estetica, le parole si espandono oltre il segno, pesano come elementi cromatici senza entrare in conflitto con le immagini, la descrizione si carica della forza creativa del pensiero.

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