Librerie.coop Ambasciatori è un luogo particolare perché rappresenta l’unico caso in Italia di armoniosa integrazione in uno spazio fisico di cibo e cultura.
Nato nel 2008 dall’innovativo e riuscito connubio tra Librerie.coop e Eataly, è frutto di una ristrutturazione edilizia e adeguamento funzionale dell’immobile inserito tra le vie Orefici, Pescherie e Drapperie nel cuore di Bologna.
L’edificio contiene, in un superficie di circa 1900 mq., la formula più completa del progetto Librerie.coop e lo spazio Eataly suddiviso nelle formule “il Caffè”, “la Trattoria” e “l’Osteria del vino e della birra”, e uno spazio per presentazioni di libri, prodotti ed autori.
La peculiarità dell’edificio consiste nell’aver subito trasformazioni nel corso del tempo, da strada mercantile coperta in epoca medievale di cui è rimasta traccia nella facciata absidale di San Giorgio degli Accarisi, nella successiva copertura ottocentesca del Mercato di mezzo e nella facciata tardo razionalista del cinema Eliseo e in seguito Ambasciatori. Il cinema a luci rosse fu chiuso intorno al 1985 e da allora l’edificio è rimasto chiuso malgrado tentativi parziali di ristrutturazione.
Prima dell’intervento, Ambasciatori era stato per anni un cinema a luci rosse, poi lasciato in completo abbandono per alcuni decenni, affacciato su via Orefici, strada che porta a Piazza Maggiore, anch’essa –all’epoca– abbandonata.
Il luogo, nelle sue stratificazioni, presentava tre vincoli della Sopraintendenza: era stato un vecchio cinema sorto negli anni Venti; un mercato con una volta in ferro e vetro del Settecento a copertura dello spazio che occupa tra i due edifici che lo affiancano e, sulla parte di destra, vi è poi l’accenno di una facciata di una chiesa che fu demolita perché proseguiva verso l’interno dello spazio.
A questo si aggiunge la presenza di un progetto incompiuto degli anni Ottanta che consta in una serie di pilastri metallici che non hanno poi trovato una funzione per ragioni di sopraintendenza.
Coop decise dunque di realizzare, attraverso un bando, un progetto che coniugasse contenuto commerciale e culturale contemporaneamente. La parte culturale venne incarnata dalla neonata Librerie.coop, mentre quella commerciale –in questo caso specifico del “Food”– da Eataly.
L’idea di fondo del progetto è stata quella di unire cibo e cultura non in maniera stratificata ma cercando delle connessioni più articolate nello spazio, attraverso una shopping experience innovativa.
Al piano terra viene fuso il tema dell’editoria, dell’attualità e delle notizie (news e magazines) –come se fosse una grande edicola dedicata a libri e informazione– col tema del caffè, inteso come spazio dove consumare la colazione, un pasto veloce, la pasticceria mentre si leggono i giornali.
Al primo piano si trova la trattoria Eataly, dedicata alla cucina e alla degustazione, e affiancata da libri riguardanti la cucina, il tempo libero, il viaggio.
Il secondo piano (cioè il terzo livello) è dedicato al tema del territorio, con contenuti letterari relativi a “Bologna città universitaria”, a diversi editori di qualità come Il Mulino –la più nota casa editrice bolognese–, alle scienze sociali e altri temi.
Ad affiancare questa parte emblematica di prodotti e cibo c’è poi il vino, con uno spazio ad esso dedicato.