Settore
Food, Hospitality & Leisure
Cliente
Società Grand Hotel Molino StuckyHilton – Venice
Luogo
Hilton Molino Stucky Venice
Giudecca, 810, 30133
Venezia, Italia
Apertura
Dicembre 2012
Tipologia
Configurazione
e progettazione degli spazi
Architetto
Paolo Lucchetta
Architetti/Designer
Maddalena Gallamini
Categoria
Architettura
Concept di Interior Design
Fotografie di
Marco Zanta
Lavorando nel mondo Veneziano, siamo solitamente degli outsider a Venezia, cioè non capita spesso che i nostri clienti siano Veneziani ma sono, il più delle volte, aziende esterne alla città a chiederci di realizzarvi, casualmente, dei progetti.
In questo caso la catena alberghiera Hilton ci ha portato a fare un progetto all’interno dell’Hotel Hilton di Venezia che si trova nel Molino Stucky, un grande edificio industriale neogotico di fine Ottocento che, per via della sua imponenza, segna fortemente lo skyline dell’isola della Giudecca.
Secondo l’allora direttore Londinese dell’albergo, “il problema di questo hotel è semplicemente uno: è un Hilton che potrebbe essere a Singapore, a Stoccarda, a Venezia o in qualsiasi altro luogo al mondo; è uguale ovunque, vi si mangiano le stesse cose, il menù è lo stesso; cioè, lo spazio e l’accoglienza fanno parte di una metodologia Hilton che è totalmente priva di relazioni con il contesto e con il territorio. C’è quindi la necessità di creare uno spazio che riesca a costruire un dialogo con Venezia, un’esperienza autentica della città, ad evocarne l’atmosfera. Per noi è inutile avere un Hilton in questa città iconica senza ‘trasmetterne’ i valori singolari e unici”.
Da qui la genesi del progetto: l’intenzione di proporre delle soluzioni molto semplici con l’idea di fondo per cui Venezia si caratterizza, sostanzialmente e in estrema sintesi, per la combinazione di due cose che possono veramente interessare a chi la visita: il tema dell’arte e il tema del cibo.
Nasce così Bacaromi, una sorta di bacaro contemporaneo gestito da un “vero oste” Veneziano. Uno spazio che cerca di investigare quali siano gli elementi iconici e distintivi di un bacaro, senza però replicare in modo artificioso e dunque non autentico qualcosa di esistente.
Nello spazio vengono impiegati alcuni elementi tipici dell’architettura Veneziana, quali il mattone a vista, gli elementi strutturali in ghisa e in legno dell’ex spazio industriale, i segni dell’artigianato come i famosi specchi semisferici ideati da Fortuny, i taglieri di un noto laboratorio dedito alla lavorazione del legno in città, immagini di artisti contemporanei, gruppi di lampade fatte con il vetro.
Lo spazio è poi caratterizzato dall’impiego di una serie di cementine di risulta con cui erano stati fatti in precedenza dei lavori all’interno del Molino Stucky. Con esse –ogni cementina è diversa l’una dall’altra– abbiamo creato un pattern che è diventato un elemento distintivo dell’architettura.
Ogni scelta progettuale è stata mirata a rendere questo luogo rappresentativo di un territorio, di una città, cercando però di non fare delle cattive imitazioni di cose appartenenti all’anima e alla tradizione di Venezia e, invece, di esprimerne i valori in modo “fresco”, inserendo opere di artisti contemporanei legati alla storia della città, il cibo, il vetro, la decorazione e creare, attraverso questi segni, una sorta di ricostruzione attuale degli ingredienti di un bacaro.
Inoltre, la vista del canale della Giudecca che si gode dall’Osteria Bacaromi è fantastica ed è un elemento che contribuisce considerevolmente alla forza di suggestione che ha questo spazio.
Bacaromi ha avuto un successo straordinario.
Questo perché, naturalmente, è l’Hilton, il grande fulcro di tutto il turismo americano a Venezia; ma soprattutto perché –pensiamo– l’esperienza di mangiare alla veneziana, in un luogo in cui Venezia è protagonista sia nell’architettura che nella visione, è più interessante e significativo che mangiare in uno spazio del tutto impersonale, senza relazione alcuna con il contesto nel quale ci si trova. La connessione tra luoghi, cose e persone è infatti, per noi, essenziale.
In seguito, oltre a Bacaromi, ci siamo occupati anche delle terrazze esterne al bacaro, del bar sul rooftop del Molino Stucky → e del Ristorante Aromi →